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La giusta difesa nel processo penale.

Una strategia difensiva nel processo penale rappresenta il modo con cui l’avvocato penalista in accordo con l’assistito prima immaginano e successivamente pongono in essere la miglior difesa possibile prima avanti la magistratura requirente e poi, nel caso di giudizio, al tribunale giudicante.

La migliore strategia difensiva dell’avvocato penalista si fonda su quattro fattori: 1) le indagini difensive penalistiche a seguito di approfondito vaglio del caso; 2) il piano difensivo nel processo penale, una volta avuto un quadro esaustivo del caso di specie; 3) la pianificazione della difesa nel processo penale, che deve essere sempre ispirata al miglior risultato ottenibile; 4) porre in essere quanto pianificato dal punto di vista difensivo dall’avvocato penalista.

1. Le investigazioni difensive rappresentano una importante risorsa per l’avvocato penalista tanto nella fase delle indagini preliminari quanto nel processo penale. Il quale difensore in ambito penale, ha la facoltà di ricercare personalmente o a mezzo dei suoi ausiliari elementi utili ad impostare la difesa del proprio assistito. È evidente che la difesa in un processo penale risulta davvero efficace quando non si limita solo alla confutazione della tesi accusatoria, bensì se si estende alla rappresentazione di elementi di prova a favore del soggetto indagato. Tali elementi possono essere raccolti attraverso diverse attività investigative, regolate in seguito all’introduzione del Titolo VI-bis nel libro V del codice di procedura penale, artt. 391bis e ss, CPP.

A seconda del caso, può risultare utile rappresentare sin da subito le proprie controdeduzioni all’accusa. A volte, una buona prospettazione difensiva nel processo penale, classico caso è il momento della comunicazione della conclusione delle indagini preliminari ex art. 415bis Codice di procedura penale, può indurre il magistrato requirente a proporre de plano richiesta di archiviazione. Non da meno, è importante porsi nella stessa condizione durante il processo, in ogni sua fase. Infatti, il momento delle indagini preliminari è quello in cui si può depositare nel fascicolo d’accusa quanto a discarico dell’indagato. Ciò realizzato, ben può accadere che si decida, quanto consigliato e possibile, di definire il processo col giudizio abbreviato. Questo significa che quanto nel fascicolo d’accusa, comprese le produzioni difensive, assumono valore di prova nel processo. Processo, che a quel punto, può trovare uno sbocco favorevole, se le produzioni risulteranno accurare da parte dell’avvocato penalista.
 

2. Il piano difensivo nel processo penale consiste nel fissare l'obiettivo da raggiungere, tenendo conto degli elementi processuali anche emersi dalle investigazioni difensive, dei punti di forza e di debolezza dell'accusa e della propria situazione personale. Ovviamente, ad esempio, un soggetto censurato e recidivo ha necessità di una diversa valutazione rispetto ad uno incensurato. L'obiettivo può essere di ottenere l'assoluzione, una condanna più lieve, un patteggiamento favorevole, una sospensione del processo penale o una pena alternativa. Si ribadisce il concetto del miglior risultato ottenibile. Se l'imputato è accusato di un reato che prevede una pena detentiva significativa, l'obiettivo potrebbe essere di dimostrare la sua innocenza o di attenuare la sua responsabilità.

Altro elemento da non trascurare nel processo penale, è quello di una attenta valutazione dell’elemento soggettivo (psicologico) del reato. Molte fattispecie di reato, per il loro concretizzarsi necessitano del dolo “generico” (pieno), che spesso difetta nell’animus dell’indagato/imputato.

Tornando sul punto in discorso, in ambito penalistico, molto importante è saper comprendere qual è il rito migliore da proporre per risolvere il processo. Come sempre detto, nel processo penale, non esistono situazioni preconfezionate e certe. Ovviamente, un fascicolo carente d’accusa, a limite con produzioni proprie a discarico, invita alla definizione col giudizio abbreviato, come diversamente, una situazione spaccata e sfavorevole, depone in favore della richiesta di una applicazione della condanna su richiesta delle parti (patteggiamento).  ​

Parlando del cosiddetto patteggiamento in ambito penale, esso va preso in seria considerazione anche in casi particolari. Non sempre l’imputato è nella condizione morale, economica, anagrafica o di salute per affrontare un processo. Questo, non significa abbassare la guardia di fronte ad una situazione incerta, ma comprendere le reali necessità dell’imputato. Troppo spesso, è necessaria una intelligenza processuale. Una applicazione della pena su richiesta delle parti, subordinata alla sospensione della pena, può prevenire danni successivi ed incontrollabili. Classico esempio risultano essere i processi per reati fallimentari. Dove le pene edittali sono draconiane in caso di condanna col rito ordinario (bancarotta fraudolenta da 3 a 10 anni, salvo aggravanti). Altri casi, si possono ipotizzare situazioni dove “il rischio non vale la candela”, ed il tirarsi fuori dal processo, con enormi vantaggi, può essere la migliore strada.

 

3. La pianificazione nel processo penale consiste nell’ideare e programmare le azioni da compiere per raggiungere l'obiettivo, scegliendo le prove da introdurre nel processo penale, i testimoni da citare e deporre, le eccezioni da sollevare, le richieste da formulare. La pianificazione deve essere flessibile e adattabile alle circostanze che si presentano durante il processo. Il processo penale è spesso terreno inaspettato, ricolmo di episodi non preventivabili e di situazioni imprevedibili. Prove date per valide spesso risultano spuntate e viceversa. Solo una pronta eccezione, a volte, può risultare dirimente nel processo penale. È questo si realizza con professionisti formati ed esperti, veri penalisti.
 

4. Porre in essere quanto pianificato dal punto di vista difensivo nel processo penale, consiste nel mettere in pratica la pianificazione, svolgendo le attività difensive con fermezza, chiarezza, coerenza e persuasione. L'esecuzione comprende l’esame dei propri testi e, prima ancora, il controesame dei testimoni dell'accusa, la produzione documentale e di perizie, la discussione finale “arringa” e la redazione degli eventuali atti, memorie ed anche impugnazioni. L’avvocato penalista per poter sollevare il dubbio sulla attendibilità di un teste d'accusa, lo deve escutere con un controesame che evidenzi le proprie contraddizioni, omissioni o interessi personali.

La strategia difensiva nel processo penale è quindi l'insieme delle scelte e delle azioni che l'avvocato penalista compie per tutelare al meglio gli interessi del suo assistito, sia che si tratti di imputato, sia che si tratti di parte offesa, responsabile e civilmente obbligato. Il ruolo dell'avvocato penalista è fondamentale per garantire il diritto di difesa, il contraddittorio e il principio di uguaglianza delle parti nel processo. Un avvocato penalista deve possedere una profonda conoscenza delle normative penali sostanziali e procedurali, delle tecniche di esame dei testi, nonché delle modalità di acquisizione e valutazione delle prove documentali. L'avvocato penalista deve, altresì, essere in grado di comunicare con tutte le parti processuali in maniera chiara, seria e mai sottomessa. La strategia difensiva penale, deve, infine, essere flessibile e adattabile alle eventuali novità che possono emergere nel corso del processo. L'avvocato penalista deve essere sempre pronto ad adattare e modificare la linea difensiva, anche in virtù delle circostanze e delle opportunità che emergono nel corso del processo penale.

Quanto sopra affermato è un pensiero generalista. Mai un avvocato penalista d'esperianza non darà una diagnosi, se non dopo aver opportunamente affrontato lo studio del fascicolo.
 

La moderna tecnologia, specie nelle comunicazioni (videochiamate, PEC, PEO, ecc. ecc.), che va ricordato, tra avvocato ed assistito sono tutelate e non intercettabili, permette, con un sensibile abbassamento dei costi e tempi, di potersi confrontare a distanza e senza fraintendimenti. Altresì, il processo penale telematico, anch’esso ha facilitato il rapporto avvocato/tribunali, permettendo, praticamente senza spostamenti, di recapitare atti e documenti ovunque. Tanto da azzerare, per quanto in discorso, la necessità di nominare un avvocato locale, potendosi ben avvalere di chiunque si riponga la propria fiducia, anche se geograficamente distante. Pertanto, per l’indagato o imputato nel processo penale, lo studio LegalGB Law Firm può fornire assistenza qualificata, garantendo un intervento efficace e rapido, come avvocato penalista, gestendo al meglio sin dalle prime fasi il procedimento penale in ogni luogo.

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