Consulenza e assistenza legale nella predisposizione e presentazione di ricorso (CEDU)
avanti la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per l'Ucraina e l'Italia.
A chi rivolgersi per un ricorso alla CEDU (Corte Europea dei Diritti dell’Uomo).
Innanzitutto, è opportuno chiarire che il ricorso alla CEDU rappresenta l’ultima chance che il sistema giuridico internazionale offre, per ottenere giustizia, salvo situazioni del tutto residuali e improbabili quali, ad esempio, la revisione interna del processo. Pertanto, è inevitabile rivolgersi a uno studio legale internazionale per la giusta predisposizione del ricorso e la rappresentanza avanti la CEDU. Ciò non è fatto per pubblicizzare il proprio ambito professionale, ma per evidenziare questioni pratiche.
Uno studio legale che opera nell'ambito di un ordinamento interno di uno Stato, ad esempio quello italiano, e in un determinato settore (classico esempio: civile o penale), si troverà inevitabilmente a trattare quasi esclusivamente questioni interne e settoriali.
I tempi ristretti che intercorrono tra la decisione interna dello Stato e la presentazione del ricorso alla CEDU, a pena la decadenza (4 mesi, termine perentorio), compromettono un vaglio approfondito delle tematiche in questione, se non preventivamente acquisite.
Al contrario, uno studio legale che svolge quotidianamente la propria mission in un ambito geografico non zonale ma internazionale, ha una competenza che gli conferisce abilità basate su determinate argomentazioni. In parole semplici, lo studio legale internazionale ha come diritto principale e dirimente all'interno delle proprie pratiche proprio quello derivante dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, un trattato internazionale mediante il quale gli Stati membri del Consiglio d'Europa garantiscono i diritti fondamentali civili e politici; da esso, quindi, non si può transigere. Inoltre, lo studio legale internazionale agendo in determinati ordinamenti, è tenuto a viverli nella quotidianità e, per l’effetto, ne ha una conoscenza intrinseca approfondita.
È necessaria una competenza specifica sull'ordinamento interno dello Stato verso cui ci si rivolge alla CEDU.
A questo proposito, è necessario precisare che è indispensabile avere una piena conoscenza del diritto interno dello Stato verso cui si ricorre. La questione da sottoporre alla CEDU nasce a seguito di un giudicato interno proprio dello Stato verso cui si ricorre, ritenuto contrario ai dettami della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo.
Questo studio legale internazionale si rivolge a chi ha interesse per l'Ucraina e l'Italia. Stati in cui abbiamo capacità certificate, maturate e comprovate.
Brevi cenni sul Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU).
Su quanto inerente l’iter CEDU, si riportano in maniera sintetica gli argomenti, per un maggior approfondimento entrare qui.
Il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU), può essere presentato da chi ha subito una violazione dei propri diritti umani di cui alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo.
Ogni anno sono presentati oltre 50.000 ricorsi alla CEDU, a Strasburgo in Francia. Circa 9 ricorsi su 10 non superano il filtro di ammissibilità. Per i ricorsi CEDU non ammessi, è esclusa la trattazione.
Documentati necessari per la predisposizione di un ricorso alla CEDU (Corte Europea dei Diritti dell’Uomo).
I documenti vanno forniti alla CEDU esclusivamente in copie analogiche, poiché non è prevista alcuna restituzione.
Documenti essenziali: tutte le decisioni giudiziarie, nonché qualsiasi altro documento che si ritenga debba essere sottoposto all’attenzione della Corte quale elemento comprovante le violazioni della Convenzione lamentate (trascrizioni, testimonianze, referti medici, ecc.).
Requisiti preliminari per presentare il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo - CEDU.
Non esiste una formula speciale per la predisposizione di un ricorso alla CEDU. Il ricorso CEDU deve essere redatto in maniera formale, completa, professionale, attinente e parametrata alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Ciò richiede un adeguato impegno e tempo di lavoro proporzionato all'importanza ed il valore di questa attività.
Fondamentale è una valutazione da parte dello studio legale internazionale che deve essere in grado di inquadrare le argomentazioni alla base della questione da sottoporre alla CEDU. Soprattutto, è importante svolgere un'analisi preventiva approfondita che può anche portare a consigliare di desistere dal procedere, specie in assenza di argomentazioni concrete rientranti nella Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. Per questo studio legale internazionale, la fase di studio della controversia CEDU è una condizione essenziale. "Investi qualcosa oggi per non rimetterci tanto domani! Ma soprattutto, non trasformiamo illusioni in delusioni".
Per presentare un ricorso alla CEDU (Corte europea dei Diritti dell'Uomo), bisogna prima aver esaurito tutte le vie di ricorso interne al Paese in questione, tipico esempio: primo grado di giudizio, appello, cassazione per poi presentare il ricorso, entro quattro mesi, da tale ultima decisione definitiva.
Per riassumere, per presentare un ricorso alla CEDU:
esaurimento delle vie di ricorso interne nello Stato, per ricorrere alla CEDU, salvo il caso di doppia conforme;
termine perentorio di 4 mesi, per presentare il ricorso CEDU;
qualità di vittima. Il ricorrente deve essere legittimato al ricorso CEDU, poiché vittima diretta di una violazione dei diritti sanciti dalla Convenzione.
Legittimazione a presentare ricorso alla CEDU.
Possono presentare il ricorso alla CEDU le persone fisiche, uno o più parti; persone giuridiche, inteso come società o enti, associazioni, fondazioni, consorzi, comitati, ONG.
Decisioni impugnabili avanti CEDU.
Possono essere impugnate alla Corte europea solo le sentenze definitive nazionali che abbiano comportato una violazione concreta e significativa dei diritti tutelati dalla Convenzione.
In genere la sentenza definitiva è quella emessa dalla Suprema Corte di Cassazione.
I tipi di ricorso CEDU che tratta questo studio legale internazionale.
I tipi di ricorso CEDU che tratta questo studio legale internazionale sono gli individuali e collettivi, presentati da un privato (persona fisica) o un Ente verso uno Stato, preferibilmente Ucraina e Italia.
Quand’è che si può avanzare ricorso alla CEDU.
Si può avanzare ricorso alla CEDU per violazione di uno o più diritti garantiti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo o da uno dei suoi protocolli. I protocolli della Convezione Europea dei Diritti dell'Uomo sono considerati come articoli addizionali alla Convenzione, e tutte le disposizioni della Convenzione si applicano di conseguenza.
L’azione va proposta contro uno Stato che ha ratificato la Convenzione di cui all'elenco, nel senso che la sentenza definitiva deve essere stata emessa da una Corte interna e non più impugnabile. Non è proponibile un ricorso contro un singolo, gruppo o ente di natura privata. Il ricorso è infatti presentato avverso lo Stato che è responsabile per i danni patiti dal ricorrente legittimato a causa del processo, il quale ha visto lesi i diritti di cui alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, conferendogli lo “status di vittima”, fermo restando i diritti potestativi di: genitori, tutori, rappresentati, ecc. Altresì, è fondamentale aver subito un pregiudizio concreto e tangibile di non particolare tenuità.
Il ricorso CEDU per l'emissione di misure provvisorie.
Un ricorso per l'emissione di misure provvisorie, è rivolto alla CEDU per ottenere una protezione immediata in situazioni di rischio imminente di danno irreparabile, definito di “periculum in mora" che significa letteralmente "pericolo nel ritardo". Può essere richiesta senza aver esaurito le vie legali interne, in attesa che la CEDU possa valutare e definire il procedimento principale.
Questioni giuridiche per ricorrere avanti la CEDU.
Il ricorso alla CEDU può essere intrapreso per tutelare diritti legati a controversie giudiziarie di qualsiasi natura. Infatti alla CEDU è possibile ricorrere per rappresentare la violazione del diritto a un giusto processo, quindi, la compromissione di un diritto; quando non è stato garantito il diritto alla prova e difesa, vi è sproporzione nella decisione processuale oppure nei provvedimenti processuali, vi sono dubbi ragionevoli sull’indipendenza o imparzialità del tribunale, una delle parti non è stata messa in condizione di partecipare pienamente al processo o se gli atti del giudizio sono stati resi per colpa o dolo inaccessibili, la sentenza non è adeguatamente motivata o non statuisce su una questione dirimente, vi è un’errata applicazione della legge da parte del giudice che conduca a una decisione sproporzionata.
Questo elenco generale, può trovare ulteriori questioni dopo un adeguato studio della procedura.
Le statuizioni della CEDU.
Quando la Corte Europea accerta una violazione della Convenzione, emette una sentenza CEDU che condanna lo Stato a rimuovere gli effetti pregiudizievoli della violazione con il ripristino della situazione anteriore alla violazione stessa. È anche possibile la riapertura del processo penale interno, esempio italiano (art. 630 c.p.p.).
Il ricorrente CEDU può beneficiare di tre tipologie di riparazione: il risarcimento del danno patrimoniale, non patrimoniale e il rimborso dei costi e delle spese sostenute.
I Costi per un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo – CEDU.
Un quesito che spesso viene posto in merito alla predisposizione, all'assistenza e alla difesa in caso di ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) è: "Avvocato, ma quanto costa?". Spesso, questa domanda prevale su ogni altra considerazione, oscurando e distorcendo le vere e fondamentali argomentazioni professionali.
L'argomento CEDU riguarda questioni di estrema gravità, delicatezza, importanza, valore dal punto di vista professionale e giuridico, pertanto richiede un impegno adeguato e proporzionato all'importanza, gravosità e impegno che riveste, da tutte le parti coinvolte.
Da comprendere immediatamente che quanto in discorso in merito alla CEDU, richiede che determinate prestazioni siano elargite esclusivamente da professionisti adeguati. I quali, pertanto, richiedono un impegno economico rapportato all'importanza e resposabilità del mandato.
Non sono previsti aiuti statali e il gratuito patrocinio per i servizi inerenti il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo – CEDU e l’eventuale successivo giudizio. Inoltre, la pratica spesso impone di procacciarsi un quantitativo di documentazione e certificati ufficiali tanto nello Stato di provenienza che in altri eventuali, nel caso in cui l’ingiustizia sia stata patita all’estero e costringe di seguire il procedimento ponendo a confronto diversi ordinamenti giuridici.
Nel comprendere appieno che l’Assistito ha pieno diritto di chiarezza anche nell’ambito della spesa da affrontare, va detto che questo studio legale internazionale predispone un contratto professionale a scaglioni successivi, dallo studio alla definizione totale.
Come accennato, è fondamentale uno studio approfondito della pratica. Fondamentale è intraprendere la giusta strada sin da subito. Troppo spesso la “sigla CEDU” è usata a sproposito, con superficialità e come presunta panacea contro tutti i mali. Non è così! Come non è un caso che in alcune annualità, anche recenti, le statistiche sulla percentuale di inammissibilità dei ricorsi CEDU hanno sfiorato la quasi totalità!
Per la precisione, questo studio legale internazionale, applica la normativa vigente di cui alla liquidazione giudiziale compenso avvocati in ambito Civile, Artt. 1 - 11 D.M. 55/2014, all'apposita voce, per ogni fase (fase di studio della controversia, fase introduttiva del giudizio, fase istruttoria e/o di trattazione e fase decisionale). Ovviamente, ogni fase deve essere effettivamente svolta per essere corrisposto il giusto compenso.
